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Castellitto, Sergio.

Attore, regista e sceneggiatore teatrale e cinematografico italiano. Diplomatosi all'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica Silvio D'Amico di Roma nel 1978, debuttò in teatro recitando testi di W. Shakespeare e della Commedia dell'arte italiana. Venne successivamente scritturato per due stagioni dal teatro di Genova, dove lavorò nelle Tre sorelle di A. Cechov e nella Contessa Giulia di J.A. Strindberg. Nel 1996 esordì come regista teatrale dirigendo Nancy Brilli e la moglie Margaret Mazzantini in Manola. Nel 2002 fu capocomico e primo attore in Come tu mi vuoi di L. Pirandello e regista e attore (accanto alla moglie) di Zorro, scritto dalla moglie Mazzantini. Il debutto nel cinema avvenne nel 1983, accanto a Marcello Mastroianni, con Il generale dell'Armata Morte di Luciano Tovoli. Successivamente lavorò con alcuni dei più grandi registi italiani, in pellicole importanti quali: La famiglia (1987) di Ettore Scola; Paura e amore (1988) di Margarethe von Trotta; Stasera a casa di Alice (1990) di Carlo Verdone; Rossini! Rossini! (1991) di Mario Monicelli; Il grande cocomero (1993), con cui vinse il David di Donatello come miglior attore protagonista, e Con gli occhi chiusi (1995) di Francesca Archibugi; L'uomo delle stelle (1995) di Giuseppe Tornatore, con cui vinse il Nastro d'Argento come migliore attore protagonista; Hotel Paura (1996) di Renato De Maria; À vendre - In vendita (1998) di Laetitia Masson; Concorrenza sleale (2001) di Ettore Scola; Va savoir (2001) di Jacques Rivette; L'ultimo bacio (2001) di Gabriele Muccino; L'ora di religione - Il sorriso di mia madre (2002) di Marco Bellocchio, con cui ottenne il Nastro d'Argento come miglior attore protagonista; Caterina va in città (2003) di Paolo Virzì; Il regista di matrimoni (2006) ancora di Marco Bellocchio; La stella che non c'è (2006) di Gianni Amelio, che gli valse il premio per il miglior interprete maschile alla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia del 2006. Inoltre C. diresse, sceneggiò e interpretò i film Libero Burro (1999) e Non ti muovere (2004), tratto dal romanzo omonimo della Mazzantini, con cui vinse il David di Donatello come miglior attore protagonista. Lavorò anche per il piccolo schermo; tra le principali rappresentazioni citiamo: La singolare avventura di Francesco Maria (1983); Western di cose nostre (1984); La cugina di Varsavia (1985); Amore a cinque stelle (1988); Un cane sciolto (1990); Il grande Fausto (1995), sulla vita di Coppi; Don Milani - Il priore di Barbiana (1997); Padre Pio (2000); Ferrari, sulla vita di Enzo Ferrari (2003); il commissario Maigret (2004) (n. Roma 1953).